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Il Monte Grappa

 

 

Il Monte Grappa, 1775 metri di altezza, è la cima più alta dell'omonimo massiccio appartenente alle Prealpi Venete. Il Massiccio del Grappa si colloca sulla catena delle Prealpi Venete tra la pianura veneta a sud ed i territori centro-alpini a nord. Il fiume Brenta lo divide ad ovest dall'altopiano di Asiago mentre ad est è il fiume Piave a tracciarne il confine e a separarlo dal gruppo Cesen-Visentin. A nord troviamo il Lago di Corlo e la Conca di Feltre. Il Massiccio, un tempo noto come Alpe Madre, è suddiviso fra tre province: Vicenza ad ovest, Treviso a sud e Belluno a nord-est. 

 

 

I principali tipi di rocce che ritroviamo nel Grappa sono:

· i Calcari Grigi, la formazione più antica che costituisce la maggior parte del Massiccio.         La costituzione calcarea ha generato un fenomeno carsico così diffuso, tale da portare alla scoperta in anni recenti di numerose grotte ricche di stalattiti, pozzi molto profondi e gallerie;

· il Rosso Ammonitico, di natura calcarea;

· il Biancone, sempre di natura calcarea, che ritroviamo a Cima Grappa e in tutte le cime arrotondate del Massiccio e al tempo stesso a monte degli abitati di Semonzo e Borso;

· la Scaglia Rossa, un calcare argilloso, materia prima per produrre il cemento.

 

Flora

Alberi e arbusti tipici sono l'abete bianco, l'abete rosso, il faggio; i fiori tipici sono invece la soldanella, il botton d'oro, la clematide e il fior di stecco.

 

Fauna

Tra le specie animali presente troviamo il capriolo, il camoscio, il muflone ed il cervo; si possono osservare rapaci quali la poiana, il falco pellegrino, l'aquila reale ed il gufo reale; infine, tra gli altri, lo scoiattolo, la volpe, il tasso, il ramarro e molteplici specie di libellule.

Uscita sul Monte Grappa – 6 ottobre 2014

Il Monte Grappa e il sacrario militare

Il Monte Grappa fu scenario della Prima Guerra Mondiale

dopo la disfatta di Caporetto. Dopo la Grande Guerra sul

massiccio del Grappa si progettò di costruire un Ossario:

l’attuale Sacrario militare.

Il Sacrario è suddiviso in cimitero italiano  e in cimitero 

austro – ungarico e accoglie i resti di 22 910 soldati:

10295 austro- ungarici, di cui 295 identificati;

12615 italiani di cui 2283 identificati.

Il cimitero austro – ungarico e la tomba 107

Nella tomba 107 del cimitero austro – ungarico si trova la tomba di Peter Pan, un giovane soldato ungherese che si dice parlasse il dialetto veneto perché fece amicizia con i soldati italiani.

Una notte morì a causa di una mina e nella tasca dei suoi pantaloni furono ritrovati dei sassolini, dei fiori e delle conchiglie.

I sassi ricordano la sua Patria, i fiori erano forse per la sua fidanzata e le conchiglie gli erano state regalate da un soldato veneziano con la promessa che alla fine della guerra sarebbe andato a Venezia a vedere il mare per la prima volta.

Nella sua tomba tuttora di trovano sempre sassolini, conchiglie e fiorellini portati dai visitatori del sacrario.

La Via Eroica

I due Ossari sono collegati dalla Via Eroica, un viale lungo 300 metri, costeggiati da cippi con

i nomi de monti dove si sono svolte le più famose battaglie (Col Moschin, Col dell’Orso, Monfenera…).

Alla fine della Via Eroica si trova il SACELLO (cappella) della MADONNA DEL GRAPPA.  Dentro al capitello c’è la statua della Madonna, benedetta dal Cardinale Giuseppe Sarto, poi divenuto papa Pio X. Durante la guerra la statua fu danneggiata da una granata. Al termine del conflitto fu restaurata, ma prima di essere rimessa nel sacello venne portata in giro per l’Italia in treno per essere mostrata ai fedeli.

I cippi lungo la via Eroica recanti i nomi dei monti, che furono teatro delle battaglie della Grande Guerra.

La tomba del Generale Gaetano Giardino

Nel Sacrario militare c’è una tomba importante per la storia del Grappa: è quella del maresciallo d’Italia, GENERALE GAETANO GIARDINO, sepolto con la moglie Margherita.

Il Generale Giardino comandò la quarta armata d’Italia portandola alla vittoria finale.

La Galleria Vittorio Emanuele

La Galleria Vittorio Emanuele è lunga 5 chilometri e poteva contenere fino a 15 000 soldati. E’ stata costruita in otto mesi con le pietre raccolte nella zona ed ha la forma di una mano con diverse postazioni di osservazione. Inizialmente l’Ossario doveva essere costruito proprio qui, sotto terra, dove è visitabile il nucleo del primo cimitero.

 

                                                                    Le trincee

 

Le trincee furono le protagoniste della Grande Guerra: erano dei fossati scavati nel terreno dove i soldati trovavano riparo dal fuoco nemico.

Le trincee erano protette da filo spinato e le squadre d’assalto dovevano essere munite di cesoie per tagliarlo.

La vita nelle trincee era rischiosa e molto dura: i soldati e gli ufficiali erano esposti al freddo e alle intemperie oltre che ai periodici bombardamenti del nemico.

 

Trincee originali

Trincee restaurate a Campo Solagna

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